Fonti 4.0

Fruizione innovativa di fonti Orali digitalizzate mediante le Nuove Tecnologie dell'Industria creativa 4.0

Fonti 4.0 si propone di realizzare strumenti innovativi per l'analisi, la fruizione e la valorizzazione di documenti sonori storici. In particolare, il progetto si concentra sulle fonti orali su nastro magnetico, prodotte da storici, antropologi, linguisti, ecc., che testimoniano la storia, la cultura e la lingua del territorio dai primi decenni del Novecento a oggi, e sono quindi cruciali per la conservazione dell'identità territoriale e l'inclusione.

Questi documenti, rappresentano un'importante fonte di ricchezza culturale e, se valorizzati opportunamente, una risorsa economica e occupazionale. Il numero di archivi analogici che vengono scoperti e che necessitano di essere salvaguardati/valorizzati è in forte crescita. A questi si aggiungeranno le nuove fonti digitali che continuano a essere prodotte.  Per valorizzare questi documenti è necessario conoscere il loro contenuto, rendendoli ricercabili e quindi fruibili. Considerando la vastità del patrimonio, un lavoro di analisi "manuale" risulterebbe insostenibile. Per questo, il progetto vuole intercettare la spinta tecnologica dell'industria 4.0 per rivoluzionare il loro processo di analisi e fruizione.

Transcription Chain

L'unico modo per salvaguardare il contenuto dei nastri magnetici è la digitalizzazione [1]. Solitamente il risultato di un progetto di salvaguardia consiste in centinaia di ore di registrazioni musicali. L'ascolto di queste può richiedere anni, durante i quali questi documenti non sono accessibili. Il progetto Fonti 4.0 mira a velocizzare questo processo per le fonti orali. Il primo passo consiste nel restaurare (se necessario) e rendere ascoltabile il contenuto dei documenti. Il  secondo passo prevede l'utilizzo di software speech-to-text (STT) per trascrivere automaticamente il contenuto di questi documenti. Dai testi trascritti sarà possibile estrarre automaticamente informazioni relativi a persone, luoghi, date, ecc. grazie ad algoritmi di named entity recognition (NER). Queste informazioni saranno poi ricercabili con una interfaccia ad hoc.

Partners

Il progetto è finanziato dal Programma Operativo Regionale cofinanziato con il Fondo Sociale Europeo 2014–2020 di Regione del Veneto. I membri del partenariato sono:

Centro di Sonologia Computazionale, DEI, UNIPD, IT  Principal Investigator

Cultural Heritage & Innovation Center, EPFL, CH

Digital Humanities Laboratory, EPFL, CH

ARCHiVe, Fondazione Giorgio Cini, IT

Mind@ware srl, IT

 

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